Come ultima tappa nel nostro viaggio di esplorazione delle Food Sensitivities, ci occupiamo di un'intolleranza poco conosciuta ma non meno importante: la sensibilità ai salicilati, derivati naturali dell'acido acetilsalicilico (la comune aspirina). NB: rivolgersi sempre al medico di fiducia prima di effettuare variazioni di terapia farmacologica. Le persone sensibili all'acido acetilsalicilico dovrebbero fare attenzione anche ad alcuni tipi di alimenti che, seppur sanissimi, potrebbero scatenare una reazione in coloro che soffrono di un'intolleranza ai salicilati, eccone alcuni tra i più ricchi di queste sostanze:
Questi cibi, tuttavia, non andranno totalmente eliminati (salvo parere medico contrario), ma ne andrà ridotta l'assunzione in modo da non superare la soglia dei 15/20 mg al giorno di salicilati assunti, oltre la quale potrebbero cominciare a svilupparsi reazioni di tipo irritativo. Per quantificare questa dose in modo più accessibile, si può dire che basta mangiare quattro albicocche oppure una grossa arancia per superare la soglia. Le persone con una provata alta sensibilità a queste sostanze non dovranno superare, nei giorni di dieta e salvo parere medico contrario, i 2,6 mg al giorno, tornando a consumarli gradualmente nei giorni liberi. Cosa si può mangiare in sostituzione?
Tutta la frutta consentita, tra cui pere e banane; fichi e prugne disidratati al posto dei datteri e tutti gli altri semi oleosi che non siano mandorle e arachidi (noci, nocciole ecc.); tisane al posto del tè, facendo attenzione ad evitare gli infusi ai frutti rossi; per quanto riguarda le verdure, tutte tranne peperoni, ravanelli e zucchine.
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Dott.ssa Barbara Giannecchini
Con l'aiuto di un'analisi Bioimpedenziometrica della composizione corporea (BIA 101, Akern), elaboro consigli nutrizionali, aiutando il paziente a raggiungere una corretta alimentazione e uno stile di vita sano e attivo. Archivi
Aprile 2019
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