Sarà capitato a molti di andare al supermercato, trovare un prodotto con la dicitura "Senza Zuccheri Aggiunti" e metterlo nel carrello con la convinzione di aver fatto una scelta di salute. Ma basta girare la confezione per scoprire che la verità in etichetta è un tantino diversa: il sapore dolce che prima era dato dallo zucchero ora è fornito dai dolcificanti. I dolcificanti o edulcoranti si possono scoprire in etichetta con i codici da E950 a E969, più i codici E420 e E421, e sono spesso considerati una "soluzione light" per non rinunciare al piacere del gusto dolce senza conseguenze per la linea. Ciò che ora sappiamo è che i dolcificanti, spesso utilizzati come sostituti dello zucchero da chi cerca di perdere qualche chilo o mantenere il peso forma, potrebbero invece attivare un accumulo di grasso ancora maggiore dello zucchero stesso. Come mai avviene questo fenomeno? Per la risposta dobbiamo andare molto indietro nel tempo, al periodo dei nostri antenati del Paleolitico. L'Uomo del Paleolitico non aveva cibi dolci sempre a disposizione, perciò quando trovava in natura un favo di miele o della frutta matura il suo organismo lo stimolava a mangiarne il più possibile, per farne scorta nei tempi di magra. Questo meccanismo di accumulo in presenza di sapore dolce è purtroppo ancora attivo nel nostro organismo, che non fa differenza sul dolce dato dallo zucchero o dai dolcificanti. Il motivo per cui i dolcificanti sono particolarmente dannosi è proprio ciò che li rende così attrattivi: la ridotta quantità di calorie. È stato dimostrato infatti che l'assunzione di dolcificanti "a zero calorie" porta ad avere più fame nel pasto successivo, portando quindi ad un aumento delle calorie introdotte ed un eventuale ingrassamento. Esiste un modo per evitarlo? La reazione che il nostro corpo ha nei confronti del dolce non si può arrestare, ma facendo buone scelte di alimentazione, come evitare di dolcificare gli alimenti, concedendosi un dessert "fatto bene", con farina integrale e miele e bilanciato da grassi buoni e proteine, complementando con l'attività fisica, si potrà godere del gusto dolce senza troppi sensi di colpa.
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Dott.ssa Barbara Giannecchini
Con l'aiuto di un'analisi Bioimpedenziometrica della composizione corporea (BIA 101, Akern), elaboro consigli nutrizionali, aiutando il paziente a raggiungere una corretta alimentazione e uno stile di vita sano e attivo. Archivi
Aprile 2019
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